Ken Tielkemeier si ripresenta al pubblico fiorentino dopo due
anni dalla sua precedente personale che ebbe un entusiasmante
successo di pubblico e di critica. Allora fu una presentazione
antologica del suo lungo percorso artistico, ora vogliano invece
focalizzare uno degli aspetti della sua personalità artistica.
Il maestro americano, dotato di straordinaria forza espressiva,
riunisce in questa mostra alcuni lavori recenti ed una selezione
delle opere degli anni ottanta in cui la tragedia del vivere si
intreccia con visioni ironiche e surreali.
Tutte le opere, venti tele di grandi dimensioni, sono state scelte
per 'stupire', per mostrare come l'opera di un vero artista può
trattare il dramma con la tranquillità del quotidiano e
viceversa. Ken ha inoltre un talento insolito nel dare forza al
colore e riesce a comporre situazioni reali e fantastiche come
si costruisce un puzzle in cui ogni particolare ha una storia,
un richiamo, un ricordo.
Nella sua pittura c'è la forza della naturalezza, una libera
espressione dell'inconscio che si manifesta, usano le parole di
Marco Moretti, 'mediante colori assoluti, feroci, inauditi vorrei
dire, per cercar di collegare l impatto di quei cromatismi al
trasalimento che parimenti suscita il contenuto che si evocato,
tanto da richiamare alla mente l assunto di Dubuffet per cui l
arte deve far paura e rallegrare. L arte fatta di follia e di
delirio, niente maniera, niente abitudine, nessuna astuzia o saggezza
culturale "
Catalogo 'Magic Expressionism' con testo di Marco Moretti