MAPPE LINGUISTICHE

DAMI BARALE
CAMPRIANI COPPI
GIUNTOLI AGNOLETTI

3 MOSTRE - 3 INAUGURAZIONI – 1 VIDEO

Inaugurazione: SABATO 6 NOVEMBRE alle 17.30
Prima esposizione: ANDREA DAMI e LUCIANO BARALE

6 - 12 Novembre

ANDREA DAMI
LUCIANO BARALE

13 - 19 Novembre

GLORIA CAMPRIANI
CRISTIANO COPPI

20 - 30 Novembre

DONATELLA GIUNTOLI
ROBERTO AGNOLETTI

 

La rassegna di mostre che si terranno alla galleria FYR dal 6 novembre al 27 novembre 2010 comprende tre incontri, sei esposizioni personali abbinate in un dialogo a due, una collettiva per l’intero periodo, un video ed un libro presentati in conclusione, non a chiudere un ciclo, ma a suggerire, attraverso il dibattito, ulteriori chiavi di lettura e di lavoro. Si tratta di artisti di generazioni diverse che non fanno “gruppo”, ma che si confrontano da anni condividendo una comune origine territoriale e varie esperienze creative, solitamente privilegiando gli spazi del dibattito culturale e civile più che i luoghi del mercato dell’arte. Ogni settimana due personalità, di età diversa, sono messe a confronto, ne emerge una possibile mappa dei linguaggi visivi della contemporaneità dove coesiste la consapevolezza del proprio retroterra culturale con l’indifferenza per lo slogan gridato e l’attenzione critica ad ogni mutamento della società.

Si apre la rassegna con la doppia personale di ANDREA DAMI e LUCIANO BARALE, due artisti per i quali la ricerca della composizione di forme e materiali è strumento primario della comunicazione. Andrea Dami ha lavorato per anni con lamiere intonate, lamiere sonanti. Non soltanto presenze estetiche con le quali dialogare visivamente, ma opere che chiedono al fruitore di interagire, perché percuotendole si crea un divenire sonoro che dà luogo a emozioni coinvolgenti. Per di più Dami, per ottenere intonazioni diverse, caratterizza la superficie con saldature e graffiture che “disegnano” le riflessioni dell'artista: dal perimetro al quartiere, dalla piazza alla città. Le farfalle fissate sulla superficie, grigie o colorate, stanno a indicare che la natura può morire o sopravvivere, dipende dalla volontà dell'uomo. Questo sul metallo come sulla carte.
Barale si concentra sulla continua ricerca di un sottile equilibrio compositivo e cromatico, metafora di una ricerca esistenziale, dove elementi geometrici, figurativi, texture e segni grafici dal valore materico si alternano in un gioco di contrappesi e ed interdipendenze come di persone in dialogo.

Con la successiva mostra di GLORIA CAMPRIANI e CRISTIANO COPPI, che verrà presentata sabato 13 novembre, la riflessione sul rapporto dell’uomo con l’ambiente si fa più serrato. Gloria ci presenta un raffinato intrecciarsi di fili dalla cui orditura emergono elementi naturali e frammenti pittorici come archetipi visivi. Opere realizzate con materiali della contemporaneità che ci rimandano ad una germinazione primigenia. È la terra che, dopo essere stata distrutta dall'opera dell'uomo, sta rinascendo?.
CRISTIANO COPPI ci presenta la sua più recente ricerca, oscillante fra rappresentazione e presentazione.
Il ventre della città contemporanea genera una nuova iconografia, così come le foto satellitari di aree urbane periferiche si dissolvono in forme evocanti una biologia d’invenzione. Ciò che può apparirci come una nuova forma pittorica si rivela piuttosto un'operazione di tipo concettuale che affronta con ironia le problematiche della sostenibilità dell’ambiente antropizzato.

Nell’ultima esposizione, che si terrà sabato 20 novembre, saranno protagoniste le opere di DONATELLA GIUNTOLI e ROBERTO AGNOLETTI in una sorta di confronto diacronico. Di Donatella Giuntoli vengono presentate alcune ricerche visive degli anni ’80, poco conosciute al di fuori di una ristretta cerchia di cultori, che assurgono però al ruolo di prerequisiti indispensabili per la comprensione del lavoro degli altri autori qui presentati. Risulterà così chiaro che il Di-Segno di Roberto Agnoletti rinuncia a rappresentare per presentarci la nostra cultura di memorie visive, il perdurare delle immagini nella memoria individuale definisce una base linguistica condivisibile e ogni comunicazione interpersonale, indipendentemente dallo strumento (lingua parlata o scritta, suono, immagini) è capace di riattivare selettivamente quell’enciclopedia visiva che ognuno si porta dentro di sé. È questa consapevolezza, più che un’affinità stilistica, che spinge questi artisti a confrontarsi sul proprio operato e con quello di chi li ha preceduti, come l’amica Donatella Giuntoli, prematuramente scomparsa nel 2005, ma qui considerata come una voce tuttora viva.

La rassegna si concluderà il 27 novembre con la presentazione del libro FLAVIO E DAVID “Il corpo come sema dell’anima” e del video dallo stesso titolo realizzato da ANGELO SABATO sull’opera di FLAVIO BARTOLOZZI, interverranno alcuni degli autori presenti nel volume: Ugo Barlozzetti, Alessandro Pagnini, Andrea Bolognesi e Roberto Agnoletti.

 
Galleria FYR _ Borgo Albizi, 23 _ Firenze _ tel: +39 055 2343351 _ orario visita:16:00 - 19:30 (chiuso luned́)